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Inquadramento geologico

Bernalda > Olivi secolari di Castrum Boletum e Rotunda Maris
Gli Alberi secolari di
Castrum Boletum e Rotunda Maris


INQUADRAMENTO GEOLOGICO
(G. Giannini - P. Di Matteo - G. Trivisani)

L'area dell'itinerario proposto è compresa tra gli abitati di Nova Sui e Rotondella a nord, il tratto terminale del fiume Sinni a Est, il Mare Jonio a sud e i primi rilievi dell'Appennino Lucano a Ovest.
I terreni che affiorano appartengono essenzialmente alla serie sedimentaria della "Fossa Bradanica" di età plio-pleistocenica (circa 2 milioni di anni fa) che hanno colmato la profonda  depressione di origine tettonica formatasi tra la piattaforma appula a Est e la catena appenninica a Ovest durante la fase orogenetica.
Nella serie plio-quaternaria lo spessore maggiore è rappresentato dalle Argille Subappennine  che affiorano estesamente nella parte bassa dei versanti dei Fiumi Agri, Sinni e dei loro affluenti; ai terreni argillosi seguono verso l'alto, in successione stratigrafica normale, depositi sabbiosi e limosi della fase di regressione della serie bradanica chiamate Sabbie di Montemarano.
In trasgressione sui sottostanti depositi plio-pleistocenici sopra descritti, affiorano depositi di facies litorali che presentano una morfologia a terrazzi con quote decrescenti verso l'attuale linea di costa.
Tali depositi sono imputabili ad una generale regressione marina Post-calabriana (1,5 milioni di anni fa) dovuta all'innalzamento tettonico di tutta l'area bradanica; in particolare sono stati riconosciuti sette ordini di terrazzi sempre più recenti con il decrescere delle quote altimetriche che li contraddistinguono. I depositi post-calabriani in terrazzi derivano essenzialmente dal rimaneggiamento dei terreni bradanici e sono costituiti essenzialmente da alternanze di sabbie grossolane a tratti cementate, ghiaie e livelli di conglomerati.

GEOMORFOLOGIA
La morfologia dell'area è il risultato dell'azione di modellamento che il mare ed i corsi d'acqua hanno compiuto sui depositi plio-quaternari della Fossa Bradanica dopo la loro deposizione. Dalla fine del Calabriano, 1,5 milioni di anni fà, tutta l'area bradanica è stata interessata da un sollevamento tettonico per cui i depositi sopra menzionati sono stati incisi dai corsi d'acqua del T. Toccaculo, T.  S.Nicola e T. Canna, contemporaneamente si sono formati i terrazzi marini che sono attribuibili ad azioni di abrasione dei precedenti termini bradanici e rideposizione da parte del mare in fase di regressione verso l'attuale linea di costa. I terrazzi venivano formati durante i periodi di regolare ritiro del mare, mentre una brusca regressione contribuiva all'abbandono del terrazzo precedente  per iniziare la formazione di un terrazzo a quota più bassa.
Il passaggio, da un terrazzo all'altro, è marcato dalla presenza di una scarpata di abrasione corrispondente a linee di costa stabili durante il Pleistocene e ben visibili percorrendo la statale 104 che dalla piana metapontina conduce agli abitati di Nova Siri e Rotondella.
IDROGEOLOGIA
In tutta la zona sono presenti alcune sorgenti di modesta entità e pozzi con portate tra litro/sec. e 30 litro/sec e profondità variabile tra i m ed i 30 metri.
La presenza di tale falda è dovuta ai terreni argillosi impermeabili, che hanno funzione di acquicludo, ai quali si sovrappongono terreni sabbiosi terrazzati che presentano una permeabilità per porosità e fungono quindi da acquifero.
La profondità a cui si rinviene ln falda risente fortemente del regime delle precipitazioni con abbassamenti del livello durante il semestre caldo ed innalzamenti durante il semestre piovoso.
La falda presenta numerose emergenze costituite da sorgenti di modesta entità che si attestano al limite forinazionale tra i Depositi terrazzati e le Argille subappennine nei punti
in cui, tale limite, affiora, cosi come accade, in corrispondenza della base dei versanti, lungo gli alvei profondamente incisi dei corsi d'acqua che costituiscono il reticolo idrografico dell'intera area.

Con abbassamenti del livello durante il semestre caldo ed innalzamanti durante il semestre piovoso.

La falda presenta numerose emergenze costituite da sorgenti di modesta entità che si attestano al limite formazionale tra i Depositi terrazzati e le Argille subappennine nei punti in cui, tale limite, affiora, così come accade, in corrispondenza della base dei versanti, lungo gli alvei profondamente incisi dai corsi d'acqua che costituiscono il reticolo idrografico dell'intera area.


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