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Presentazione itinerario

Bernalda > Olivi secolari di Castrum Boletum e Rotunda Maris

Gli Alberi secolari di
Castrum Boletum e Rotunda Maris

Gli Olivi ultracentenari
di Castro Boleto e Rotonnda Maris
 
(di Antonio  Trivisani)

 
     Il perché di un itinerario dedicato agli alberi di olivo ultracentenari di Castro Boleto e Rotunda Maris è quello di contribuire, con la conoscenza e la pubblicità, alla tutela di questo patrimonio arboreo sempre più raro ed oggetto, in questi ultimi tempi, di una mercificazione selvaggia che spoglia il nostro territorio di testimonianze eccezionali.
 
    La monumentalità è dovuta all'età, alla forma ed alla dimensione.
 
Forma e dimensione che si sono modellate e definite nel corso di qualche secolo e che appaiono al visitatore ed al viandante in tutta la loro unicità.
 
     Quanti eventi e quante generazioni hanno visto passare.
 
Sono qui a testimoniarci la laboriosità delle generazioni passate e ad assicurarci con il loro frutto i sapori della cultura mediterranea.
 
     Il ciclo naturale di coltivazione con la potatura assicurava il legnatico per il riscaldamento abitativo e con la raccolta e la molitura sostentamento.
 
Sono la testimonianza vivente di tradizioni che si perdono nella notte dei tempi.
 
     L'Olivo per tutti noi è simbolo della longevità, della sacralità e della pace.
 
     Un albero che si è insediato in ambienti anche ostici e difficili ma che, comunque, ha sempre assicurato i suoi frutti.
 
     Oggi l'antica presenza dell'olivo è testimoniata da poche fortunate piante, spettacolari per la loro forma e per le loro dimensioni. I vecchi oliveti sono stati spesso distrutti perché poco produttivi e sostituiti con colture più redditizie, questo ha comportato una perdita enorme in termini di tipicità, di tradizione e di identità.
 
Le piante di olivo riportate in queste foto sono, a mio parere, le più imponenti e quelle che meglio raccontano, con le trame del tronco, la loro e la nostra vita. Di esse solo alcuni proprietari riconoscono con certezza il nome della varietà, tutti però sono strettamente legati a quelle piante dall'infanzia.
 
Obbiettivo di questo opuscolo è di far conoscere a noi, abitanti temporanei, distratti e frettolosi di questi luoghi, la ricchezza della tradizione umana che una pianta d'olivo può racchiudere e discretamente raccontare.
 
Ogni ulteriore descrizione ritengo essere fuori luogo, desidero lasciare al visitatore ed al suo contatto fisico  ogni ulteriore percezione e   sentimento che tanta  maestosità  può produrre nell'animo umano.
 
     Un vivo ringraziamento ritengo doveroso esprimerlo ai proprietari dei terreni su cui sono radicali perché con le loro amorevoli cure ci consentono di percepire momenti di vita carichi di emozioni e significato.
 
     A Carlo Stigliano, uomo di grande generosità, amante e conoscitore delle ricchezze naturali di questo territorio, prematuramente scomparso, è dedicato questo itinerario. I suoi suggerimenti e la sua esortazione hanno contribuito a realizzare e pubblicare questa ricerca.

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